venerdì 25 marzo 2011

Cappelle di funghi ripiene

Ciao Amici, finalmente sto riprendendo il possesso dei fornelli . . . come avrete capito è un periodo un pò nevrotico, anche perchè giovedì prossimo mi laureo e quindi sono sempre super occupata. Stasera però mi sono concessa un pò di relax è ho deciso di cucinare. Questa ricetta può andar bene sia come secondo piatto sia come antipasto, è infatti piuttosto ricca e gustosa ma leggera allo stesso tempo. Eccovi la ricetta


Ingredienti x 3 persone:

- 9 funghi Champignon grandi
- 3 fette di prosciutto cotto
- 50 g di emmental svizzero
- 6 cucchiai di pangrattato
- 2 sottilette
- prezzemolo
- 1 spicchio d'aglio
- 1 cipolletta fresca
- 1 pizzico di pepe nero
- sale q.b.
- olio e.v.o.

Passate velocemente i funghi sotto l'acqua fredda corrente per togliere la terra. Staccate i gambi e usate solo le cappelle. Naturalmente i gambi non vanno buttati, anzi, sono molto saporiti....io domani li userò per un risottino o nell'insalata.
Accendete il forno a 180°. In una ciotola mettete il prosciutto tagliato a piccoli pezzetti (io arrotolo la fetta, la incido 3 volte per la lunghezza e poi la taglio a striscioline), l'emmental grattuggiato grossolanamente, la mollica, il sale, il pepe, un cucchiaino di prezzemolo tritato, l'aglio grattuggiato, la cipolletta tagliata finemente. Mescolate bene tutti gli ingredienti e aggiungete 3 cucchiai di olio. Amalgamate bene e usate il composto per riempire le cappelle. Mettete abbondande ripieno e pressate bene. Disponete i funghi su una teglia da forno con il ripieno verso l'alto, versate sopra un filo d'olio, mettete sopra le sottilette a striscioline e infornate. I funghi non necessitano di una lunga cottura, 10 minuti, max un quarto d'ora. Voi di tanto in tanto date un'occhiata e quando saranno un pò raggrinziti e il formaggio fuso, potete sfornare. Io consiglio di non mangiarli troppo caldi, sono più buoni se non fumano.
Buon Appetito!!!

mercoledì 23 marzo 2011

Sfinci di San Giuseppe

Ciao Amici, qualche giorno fa è stato il giorno di San Giuseppe, nonchè la festa del Papà...così io e mia mamma abbiamo deciso di festeggiare mio padre con un dolce buonissimo. Le sfinci (chiamate anche zeppole) di San Giuseppe sono un dolce tipico siciliano - palermitano, perlopiù preparato in occasione di questa festività ma perfetto in qualsiasi giorno dell'anno, soprattutto per coccolare i nostri ospiti. E' "leggermente" calorico, ma ogni tanto uno strappo alla regola si può fare ;-)



Ingredienti:
- 170gr di acqua
- 70 gr di farina 00
- 35gr di burro
- 3 uova
- olio per friggere
- sale
- 1 vaschetta di ricotta fresca (c.ca 500gr)
- 100gr di zucchero
- 1/2 bustina di vanillina
- strisciline di scorza d'arancia candita
- zucchero a velo

Mettete la ricotta in una terrina, aggiungete lo zucchero, la vanillina e un pizzico di sale. Lavorate bene con la frusta elettrica finchè non diventa una crema gonfia, omogenea a senza grumi. Mettetela in frigo e lasciate riposare.
In un pentolino mettete l'acqua e il burro e portate ad ebollizione. Versare poi un pizzico di sale e la farina a pioggia girando energicamente finchè l'impasto non si stacca dalle pareti del pentolino. Togliete dal fuoco e aggiungete le uova, una alla volta, mescolando velocemente per non farle addensare col calore.
In un altro pentolino scaldate l'olio per friggere, riempitelo fino a metà. Appena bollente abbassate la fiamma e mettete l'impasto a cucchiaiate, cercando di dare una forma tondeggiante e girando di tanto in tanto. Col calore dell'olio le sfingi si gonfieranno raddoppiando il loro volume, quando saranno ben dorate, scolatele e fatele raffreddare su un foglio di carta assorbente.
Quando tiepide, tagliate le sfinci a metà (a conchiglia) e farcitele con abbondante ricotta, poi al  centro di ognuna ponete una strisciolina di arancia candita. Mettete su un piatto da portata e spolverizzate con lo zucchero a velo....mangiatele e leccatevi i baffi. Buon Appetito!!!

giovedì 17 marzo 2011

Spaghetti del tricolore

Oggi la nostra bella Italia compie 150 anni e nonostante gli acciacchi sembra ancora una ragazzina...cosa augurarle se non di ritrovare l'antico splendore?Io in suo onore, dopo aver trascorso una meravigliosa giornata sull'Etna, stasera ho preparato gli spaghetti del tricolore...un piatto tipico della tradizione italiana "spaghetti aglio olio e peperoncino" rivisitati con altri ingredienti tipici della nostra Terra. Mi spiace non poter pubblicare la foto...ma sono sicura che leggendo la ricetta riuscirete ad immaginarla benissimo...e perchè no, potreste prepararla proprio stasera.


Ingredienti per 4 persone:
350-400gr di spaghetti
1 zucchina verde grande
2 spicchi d'aglio
2 cipollette fresche
4-5 pomodori secchi sott'olio (meglio se fatti in casa)
2 cucchiai di pecorino grattuggiato
un pugnetto di granella di nocciole
prezzemolo tritato
sale
peperoncino
olio e.v.o.

Mettete a bollire l'acqua per la pasta con un filo d'olio (vi servirà per non far attaccare gli spaghetti).
Tagliate le zucchine a julienne, tritate le cipollette e l'aglio, tagliate i pomodori secchi a pezzetti non troppo piccoli. In una padella profonda mettete abbondante olio (5-6 cucchiai) e fate soffriggere la cipolla e l'aglio; quando saranno appena dorati aggiungete le zucchine e fate cuocere a fuoco vivo per 5 minuti mescolando di tanto in tanto. Aggiungete un pò di sale (q.b.), il peperoncino, i pomodori secchi, la granella di nocciole e il prezzemolo, abbassate la fiamma e fate cuocere per 2 minuti. A questo punto l'acqua starà già bollendo, salatela e calate gli spaghetti. Togliete la padella dal fuoco e mettete il pecorino, mescolate e aspettate che la pasta sia pronta. Di solito gli spaghetti vogliono 10 minuti di cottura; a 3 minuti dalla fine prendete due tre cucchiai d'acqua di cottura, aggiungeteli al condimento e accendete la fiamma, poi scolate gli spaghetti tenendo da parte una tazzina d'acqua di cottura. Versate gli spaghetti nella padella e fate ultimare la cottura mescolando bene e se necessario aggiungete un pò d'acqua di cottura (eventualmente anche un pò d'olio)così gli spaghetti avranno la giusta vischiosotà. Spegnete il fuoco e servite subito.
Buon Appetito!!!

martedì 15 marzo 2011

Muffins al profumo d'arancia con gocce di ciocciolato fondente

Io adoro i Muffin...soprattutto se mangiati a colazione con un buon cappuccino! Ormai ne esistono infinite varianti, dal classico a quello col cacao, con le gocce di cioccolato, con i mirtilli, con la ricotta ma anche salati, insomma ce n'è per tutti i gusti. Io oggi li ho preparati con arancia e cioccolato fondente perchè, oltre ad essere profumatissimi, trovo che il contrasto di sapori creato da questi due ingredienti sia sublime. Eccovi la ricetta.





Ingredienti per 12 muffins:

- 300 gr farina 00
- 150 gr zucchero
- 140gr burro
- 140 ml di latte intero o parzialmente scremato
- 3 uova
- 100 gr di cioccolata fondente in gocce
- 1 arancia
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di sale

Accendete il forno a 180°. Tagliate il burro a dadini e fatelo ammorbidire a temperatura ambiente, poi  ponetelo in una ciotola e sbattetelo  energicamente con l’aiuto delle fruste elettriche insieme allo zucchero. Aggiungete le uova e sbattete fino ad ottenete un composto gonfio e spumoso. Lavate l'arancia, grattuggiate tutta la buccia all'interno del composto e poi aggiungete anche il succo. Amalgamate bene e aggiungete il latte tiepido a filo. In un'altra ciotola mischiate farina, lievito, bicarbato e il sale. Setacciate la miscela dentro l'impasto continuando a mescolare con le fruste a media velocità.Quando l'impasto sarà omogeneo e senza grumi, aggiungete le gocce di cioccolato mescolando con un cucchiaio.

Ora prendete lo stampo per muffins, mettete dentro ogni foro un pirottino di carta (oppure se non li avete imburrate e infarinate gli stampi. Versatevi l'impasto con un cucchiaio riempiendo ogni pirottino fino a 5mm dal bordo e poneteli in forno per circa 20-25 minuti. A cottura avvenuta i muffins saranno gonfi e dorati, estraetene uno per verificare che il sotto sia cotto. In caso positivo, spegnete il forno e lasciateli riposare lì dentro per 5 minuti a sportello aperto, dopodiché potrete estrarli e lasciarli raffreddare.

Buon Appetito!!!       




Se volete potete mettere sopra un pò di zucchero a velo.

lunedì 7 marzo 2011

Passata di cicerchia con ricotta fresca

Forse molti di voi si chiederanno: cos'è la cicerchia? Anche io fino a qualche giorno fa non la conoscevo, ma ogni volta che vado al supermercato mi fermo davanti al banco dei legumi alla ricerca di cose nuove . . . e tatan . . . ecco la cicerchia . . . un legume simile ai ceci ma dall'aspetto più rustico. Andando a cercare informazioni, ho trovato che in epoca storica la cicerchia era diffusa in tutta l’area mediterranea, Italia peninsulare compresa, e nell’Italia del Cinquecento e del Seicento compariva anche sulle tavole di grandi personaggi, come risulta dalle citazioni in importanti testi gastronomici. Solo che questo legume oltre ad avere un buon apporto proteico, contiene anche una neurotossina di cui in passato non si conosceva l'esistenza e che è considerata la causa della malattia chiamata neurolatirismo.
Questo non significa che non va mangiata, anzi mangiatela perchè è molto saporita...però non ne abusate.
Vi lascio la ricetta


Ingredienti x 4 persone:
- 500 g di cicerchia
- 250 g di ricotta fresca
- 3 spicchi d'aglio
- 1 ramoscello di rosmarino
- 1 foglia di alloro
- 1 carota grande
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla bianca
- 1 peperoncino secco piccolo ( o in polvere)
- bicarbonato
- olio e.v.o
- pepe nero

Mettete a bagno in acqua fredda la cicercia x 12 ore, cambiando 3 volte l'acqua e aggiungendo 1 cucchiaino di bicarbonato.
Trascorse le 12 ore, sciacquate e scolate la cicerchia. In una pentola profonda metti l'aglio, il trito di cipolla sedano e carota, un filo d'olio, la cicerchia, il rosmarino, l'alloro e il peperoncino. Fate rosolare e ricoprite d'acqua. Portate ad ebollizione a fuoco vivo e poi mettete al minimo. Questo legume ha bisogno di almeno 1 ora e mezza di cottura perchè tende a restare sempre duretto. Quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, aggiungete un pò di sale. Togliete l'alloro e il rosmarino e passate tutto nel passapomodoro; la cicerchia ha una pellicina piuttosto spessa e poco digeribile. Se troppo brodosa, rimettete la passata sul fuoco per farla restringere. Servite calda con una quenelle di ricotta fresca al centro, una spolverata di pepe nero e un filo d'olio. Buon Appetito!!!

Scusatemi per l'assenza

Ciao Amici, forse qualcuno di voi si sarà accorto che da qualche giorno non scrivo sul blog. In effetti mi sono collegata davvero poco perchè il giorno della mia Laure si sta avvicinando (finalmente!!!), quindi questo è un periodo fitto di impegni, è un continuo andirivieni tra Siracusa e Catania. Inoltre il mio cagnolino Rudy, che due mesi fa aveva "incontrato" una dolce cagnetta di nome Sally, è diventato papà.
Guardate come sono dolci i cuccioli <3 <3 <3
Insomma...perdonatemi, vi prometto che nei prossimi giorni riprenderò a cucinare e a condividere con voi i miei piatti. Un bacio



martedì 1 marzo 2011

Gelo di arance di Sicilia

In questo periodo qui in Sicilia le strade sono piene di ambulanti che vendono arance, limoni e cedri. A casa mia arance e limoni non mancano mai....per tutto l'inverno facciamo scorta di vitamina C.
Ma, per chi non lo sapesse, oltre alla tanto conclamata Vitamina C, le arance contengono la Vitamina P che aumenta la robustezza e l'elasticità dei vasi sanguigni, la Vitamina B basilare per una alimentazione corretta ed importante per l'equilibrio del sistema nervoso, sali minerali quali il calcio, il bromo che ha effetto calmante, il magnesio utile all'equilibrio del sistema nervoso e a difendere l'organismo da alcune malattie come il cancro, il fosforo che stimola l'attività cerebrale, lo zinco che aumenta l'azione e l'efficacia delle vitamine, il rame e il ferro che favoriscono la produzione dei globuli rossi, lo zolfo che rafforza legamenti e tendini. Contegono anche molti antiossidanti e sono utili anche in caso di disturbi intestinali, epatici e gastrici; inoltre le arance sono utilissime al sistema immunitario.
 Insomma amici, le arance, e in generale gli agrumi, sono dei frutti davvero preziosi che non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola. Noi quando ne abbiamo molti, per evitare che vadano a male, oltre a fare delle buonissime spremute, prepariamo il Gelo: ottimo fine pasto, giusto compromesso tra la frutta e il dolce. Ecco la ricetta.


Ingredienti:
- 1lt di spremuta fresca di arance
- 1 limone spremuto
- 4 cucchiai di zucchero
- 1 o 2 confezioni di colla di pesce (la dose varia a seconda della  
   marca, solitamente 1 confezione va bene per 1/2 litro di
   liquido)

Ammollate i fogli di colla di pesce in acqua fredda. In una pentola versate il succo d'arancia, il succo di limone (ben filtrati mi raccomando) e lo zucchero, mettete sul fuoco lento e mescolate fino a far sciogliere completamente lo zucchero. Spegnate il fuoco, scolate e strizzate la colla di pesce e unitela al succo. Mescolate fino a farla sciogliere del tutto.
Prendete uno stampo da budino col foro centrale, meglio se con il fondo apribile (sarà più semplice sformarlo) bagnatelo con l'acqua e versatevi il composto. Fate raffreddare a temperatura ambiente e poi lasciate solidificare in frigorifero per qualche ora. Sformate e servite con qualche spicchio o fetta d'arancia - qualcuno lo serve con la panna montata, ma a me non piace - a voi la scelta.
Buon Appetito!!!